Idee e Notizie
Giu 04

 

Si potrebbe dire: c’era una volta la destra e la sinistra. C’era una destra teoricamente più orientata al liberismo e una sinistra orientata al socialismo e comunismo. Una destra che rappresentava il ceto medio benestante e una sinistra che rappresentava la classe operaia e i ceti sociali più deboli. Almeno sulla carta era così, ma adesso cosa sono diventate queste due identità? Andiamo a vedere e analizzare la realtà odierna:

 

La sinistra italiana negli ultimi anni si è resa responsabile di una drastica riduzione dei diritti dei lavoratori, ha notevolmente innalzato l’età pensionabile e ridotto drasticamente l’assegno pensionistico, si è resa corresponsabile di enormi tagli ai servizi sociali e sanitari, ha alimentato e favorito una massiccia immigrazione incontrollata con la conseguenza di un aggravio della spesa sociale e successiva riduzione dei servizi a discapito delle classi e persone più disagiate. Non solo, in conseguenza a questo, ha creato e sta creando una notevole quantità di forza lavoro che, non trovando sbocchi, sarà costretta ad accettare condizioni di lavoro sotto pagate e vessatorie e facile preda dello sfruttamento, dell’illegalità e della criminalità. Non ha fatto nulla per eliminare la corruzione e lo spreco di denaro pubblico, niente per far funzionare la giustizia e la libera informazione. Possiamo affermare, senza paura di sbagliare, che un dittatore schiavista, non avrebbe saputo fare di peggio.

 

Spostiamoci un po’ verso destra e andiamo a vedere i grillini cos’hanno combinato: qua siamo al paradosso, cioè hanno fatto esattamente e puntualmente il contrario di quanto hanno sempre predicato. Da NOTAV a TAV, da NOVAX a VAX, da NOEURO a EURO, da no clandestinità a porti aperti, da no indagati a no condannati a... valutiamo la situazione, da due mandati a forse qualcuno in più, per non parlare delle promesse su giustizia, lavoro, sicurezza, economia e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo condito da una buona dose di pressapochismo, qualunquismo, inesperienza e incapacità.

 

Continuiamo col nostro percorso e una menzione speciale la merita la Lega ex Indipendenza della Padania e diventata ora la Lega di sottomissione all’italiana repubblica, un’inversione di rotta di 180°, ciò che era male adesso è bene e quello che era bene adesso è male. L’indipendenza non è stata retrocessa a federalismo, ma regredita a illusione di autonomia che… si farà forse e quando si potrà.

 

Certo tutte queste sono scelte politiche legittime anche se contrarie alla storia, ai programmi e ai principi dei partiti che le hanno portate avanti fino a ieri, ma quello che mi stupisce di più è la reazione dell’elettorato: mi sarei aspettato dei risultati da prefisso telefonico per questi movimenti, va bene, aggiungiamoci pure tutti i parassiti che vivono alle spalle del potere, ma sicuramente non arriviamo ai numeri che ci dicono i sondaggi. Addirittura la Lega non solo non ha perso il vecchio elettorato, ma ne ha acquisito di nuovo, pensate che conosco diversi indipendentisti Veneti che la votano e lo dichiarano apertamente! Mi viene da pensare: “Ma la gente è consapevole di cosa vota?”

 

Continuando con il paradosso della politica italiana a destra troviamo una maggior tutela delle classi più disagiate e dei diritti di lavoratori e imprese, ovviamente adesso, ma siccome li abbiamo già visti al potere, sappiamo che si tratta solo del solito teatrino della politica di opposizione, ma se e quando andranno al governo saranno ben allineati e coperti in coerenza coi provvedimenti presi finora dai governanti italiani.

 

Altro paradosso della politica italiana è la tutela delle diversità, in Europa e nel mondo è la sinistra la paladina della tutela e rispetto delle diversità, siano esse di ordine sessuale, etnico o culturale! Ma per quella italiana le diversità degne di rispetto sono solo quelle straniere non di certo quelle italiche. Se i Tibetani, i Curdi, i Ceceni, i popoli Africani  ecc. ecc. reclamano la loro libertà sono vittime che vanno aiutate, se lo fanno i Veneti, i Sardi o i Siciliani sono egoisti che vanno repressi e, se possibile, anche incarcerati! In Europa gli indipendentisti, come quelli Catalani, Baschi, Scozzesi ecc. ecc. sono principalmente  orientati a sinistra, proprio per la tutela delle diversità, invece la sinistra italiana è pure nazionalista e quando il socialismo incontra il nazionalismo non da origine a delle belle cose, la storia dovrebbe avercelo insegnato. Colgo l’occasione per un accenno all’Europa che critica tanto Russia, Egitto, Cina e Turchia per la repressione di popoli e oppositori politici, mentre tollera, anzi approva, il processo e la carcerazione per motivazioni politiche di indipendentisti catalani e veneti! A destra, al contrario, continuando nel capovolgimento politico italiano, dicono di volere l’autonomia e rispettare le diversità dei popoli che abitano la penisola italica, ma, sarò sincero, io non ci credo perché finora l’hanno dimostrato solo a parole.

 

Concludendo le diciture destra e sinistra non hanno più senso, non indicano più niente, sono solo categorie che appartengono al passato prive di significato col solo scopo di abbindolare elettori legati affettivamente all’una o all’altra parte; infatti adesso sono quasi tutti nell’ammucchiata di governo, una volta si chiamava inciucio, se vi domandate perché, io vi dico che penso che sia solo per spartirsi il “Recovery Found”, della serie “Franza o Spagna purché se magna!”

 

Unica salvezza? Libertà per il popolo Veneto!

Francesco Falezza

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Mag 16

Chiusure

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Tra le tante chiusure quella più lunga e duratura è stata e permane ancora quella delle attività  motorie: palestre e piscine chiuse, attività sportive sospese. Questo denota una concezione dell’attività motoria come svago e agli svaghi,  in tempo di pandemia, si può rinunciare per evitare contagi. Purtroppo non è così; infatti una corretta attività motoria è una delle cose indispensabili per rimanere in salute! Questo ci fa capire che siamo di fronte ad un’abissale ignoranza in campo medico e salutistico, poi pensate, che c’è stato un periodo in cui addirittura, per evitare contagi, è stata vietata perfino l’attività motoria in solitaria, una decisione che, oltre a non aver alcun fondamento scientifico, non avrebbe mai preso neppure un idiota (Q.I. < 20) visto che è tanto inutile quanto dannosa. Comunque non solo l’attività motoria è necessaria per mantenerci in salute, ma anche un corretto apporto di sali minerali e vitamine è indispensabile e così, anche se siamo affetti da qualche grave patologia, riusciamo a superare le influenze stagionali, Covid compreso, senza gravi conseguenze e se proprio, i sintomi fossero preoccupanti, con una cura appropriata e precoce possiamo guarire velocemente; ma tutto questo, a quanto pare, non è conosciuto dai soloni delle medicina italiana che conoscono solo  chiusure più o meno assurde e costosi vaccini.

 

Così a causa dell’impossibilità di effettuare attività motoria e poter uscire alla sera ho dovuto ripiegare su altre attività e mi sono messo a guardare alcune serie televisive e, visto che non sopporto le telenovelas fatte di pettegolezzi e love stories, mi sono buttato sulla fantascienza, che quasi sempre, ha situazioni catastrofiche e/o apocalittiche che, se non altro, servono da consolazione visto che la nostra situazione, fortunatamente, non è ancora arrivata a questo punto. Il filo conduttore che è presente in tutte queste fiction fantascientifiche è una serie di decisioni errate prese per rimediare ad eventi disastrosi che non fanno altro che peggiorare la situazione: decisioni sbagliate, prese da persone sbagliate, nel posto e momento sbagliato, così il problema si ingigantisce e diventa ancora più grande di quello che è. Per fortuna sono fiction, però la realtà è così diversa? Purtroppo no! Le decisioni prese in campo economico, sanitario, migratorio senza regole ed ecologico ci stanno portando lentamente, ma inesorabilmente, verso una catastrofe economica, sanitaria, umanitaria ed ecologica di dimensioni epocali, e non si tratta di fiction, ma delle nostre vite.

          Anche se andiamo nel nostro passato vediamo che è stato spesso così: decisioni sbagliate fatte da persone sbagliate nel momento e posto sbagliato: torniamo al 12 maggio 1797, quando il Maggior Consiglio (parlamento della Repubblica Veneta) decise, pur in mancanza del numero legale, di affidare i propri poteri alla Municipalità Provvisoria, spaventato dall’arrivo delle forze armate francesi guidate da Napoleone. Una decisone che, nonostante la dichiarazione di neutralità, comportò la fine della libertà del nostro popolo e la sottomissione a dominatori stranieri. Una decisone che si è dimostrata sbagliata per tre motivi: primo aver considerato Napoleone invincibile, secondo pensare che avrebbe rispettato gli accordi, terzo, ma non ultimo, che fosse portatore di Liberté, Egalité e Fraternité, quando invece libertà, legalità e fraternità ce le ha portate via, assieme ad una grande quantità delle nostre enormi ricchezze e delle nostre numerose opere d’arte. Ma non si è limitato a questo, ha distrutto e cercato di cancellare la nostra storia, i nostri usi e costumi, la nostra cultura e i nostri simboli, in parole povere ha cercato di annientarci come popolo, cosa poi continuata dai dominatori che gli sono succeduti nel tempo, cioè Austria e Italia. In pratica Napoleone per il popolo Veneto è stato come Hitler per gli Ebrei, la differenza è che, mentre il piano di Hitler non è riuscito, a quello di Napoleone manca poco al suo compimento. A quel tempo la reazione del popolo Veneto fu feroce, ma fu repressa nel sangue, adesso l’ignoranza storica e culturale in cui è tenuto il popolo Veneto sta completando il lavoro.

A dir la verità, da circa trent’anni stiamo lottando per cercare di rimediare a questi errori, ma purtroppo gli errori continuano a ripetersi anche adesso, così, dopo tutto questo tempo, siamo ancora al punto di partenza. Nonostante l’impegno e la dedizione di molti, la serie di errori non si è fermata, così l’indipendentismo veneto sembra fermo al palo. Einstein diceva che è da pazzi continuare a fare le stesse cose e aspettarsi risultati diversi: questo dovrebbe spronarci a percorrere nuove strade e a smetterla di continuare a fare sempre gli stessi errori.

 

Purtroppo nessuno ha la sfera magica per capire quale sia la strada giusta da percorrere e non abbiamo nemmeno un Mosè che ci possa liberare dalla schiavitù, però abbiamo l’intelligenza e, unendo le forze, è probabile che riusciamo ad ottenere grandi risultati. È inutile rimanere divisi in tanti movimenti più o meno piccoli che dicono le stesse cose, serve unità!

Francesco Falezza

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Mar 31

Giustizia

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Molto si è parlato del caso Palamara, definito come pecora nera della magistratura, perché come presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati e membro del Consiglio Superiore della Magistratura avrebbe tramato con dei parlamentari politici e altri magistrati per condizionare nomine, incarichi e promozioni dei magistrati.

La cosa ha fatto abbastanza scalpore, ma non tutto quel can can che mi sarei aspettato; infatti siamo di fronte ad azioni che minano e compromettono l’indipendenza della magistratura come previsto dell’art. 104 comma 1 della Costituzione Italiana: “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere.” A mio parere un atto del genere può benissimo essere considerato eversione dell’ordine costituito, quale azione è più eversiva di togliere l’indipendenza alla magistratura? È vero, non è stata usata violenza, ma condizionare e/o deviare la magistratura non è violenza? Le sentenze e le inchieste, se fatte per finalità politiche, non sono violenza? Non è minare l’ordine democratico? Al tempo del fascismo la magistratura era fortemente condizionata dalla politica, stiamo tornando a quel periodo?

Quello che è più grave è che ci è stato detto che non si tratta di un pecora nera, ma di un vero e proprio “sistema” e fino ad ora per scardinare o porre fine a questo sistema non è stato fatto nulla! È chiaro che continuerà ad essere così, magari in maniera più accorta, fino a che non verranno messe in atto quelle riforme che metteranno fine a queste macchinazioni per condizionare la magistratura.

Adesso siamo sicuri che gli attori (magistrati e politici) che hanno messo in piedi questo sistema di condizionamento della magistratura faranno o consentiranno quelle riforme per porre fine a questo impianto?  Io penso di no, tra pandemia, vaccini, paure e insabbiamenti chi ci penserà più?

Eppure una giustizia veloce, giusta e garantista è una elemento chiave del sistema democratico, e noi non ce l’abbiamo e non c’è speranza di vederla a breve.

Anche l’informazione è un elemento chiave del sistema democratico, solo che l’italia è al 41° posto per libertà di informazione dietro Burkina Faso e Botswana, a questo aggiungiamo le liste bloccate senza primarie obbligatorie e pubbliche, per l’elezione del parlamento, e la frittata è fatta. Questo comporta che i  deputati e senatori non sono altro che dei nominati dalle segreterie dei partiti, e che devono stare agli ordini se vogliono conservare il posto! Forse si possono chiamare burattini? E i segretari di partito sono persone libere o al sodo di qualche lobby?

Riassumiamo la giustizia è lentissima e condizionata (assistiamo continuamente a sentenze “politiche e/o creative) pertanto non c’è , l’informazione non è molto libera e obiettiva, le elezioni sono delle farse in cui le segreterie di partito nominano i parlamentari che ci rappresenteranno. Allora visto che giustizia, informazione ed elezioni popolari sono il fondamento e le condizioni necessarie perché ci sia la democrazia, significa che in Italia la democrazia non c’è!

Care signore ed egregi signori liberiamoci quanto prima da questo schifo!

Francesco Falezza

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Mar 25

Libertà

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Ogni giorno di più ci rendiamo conto cosa sia la libertà, proprio perché ce l’hanno tolta, quelle cose così naturali, cosi banali e semplici come andare a scuola, a cena fuori, al bar, andare a fare una giro o andare a trovare un amico adesso sono vietate.

In generale quasi tutti accettiamo supinamente queste restrizioni della libertà, o per quieto vivere o per paura della malattia o delle sanzioni, ma mi domando, queste restrizioni sono veramente necessarie o sono risposte inadeguate disposte da una massa di incapaci che, a livello mondiale in generale e italiano in particolare, non sono riusciti e non riescono a gestire un’influenza, per quanto grave che sia? Sappiamo tutti che le conseguenze possono essere gravi, ma siamo sicuri che questa malattia sia proprio incurabile come ci vogliono far credere?

Sappiamo che i protocolli di cura erano e sono sbagliati, sappiamo che qualche medico invece, ha agito in autonomia ed ha curato con successo i propri pazienti, fin dai primi momenti, evitando terapie intensive e morti. Purtroppo non hanno voluto ascoltarli e l’unica cosa che sono riusciti a fare è stata la privazione delle libertà fondamentali dell’uomo e a distruggere l’economia. Sinceramente non riesco a comprendere un comportamento simile, totale incapacità o un secondo fine? Staremo a vedere, forse con il tempo riusciremo a capire.

Però non è di questo che voglio parlare, ma della privazione della libertà e delle restrizioni a cui siamo sottoposti. I morti per fumo in Italia son stimati intorno ai 93.000 all’anno e più del 25 % dei decessi ha tra i 35 e i 65 anni (fonte Google), eppure il fumo non è proibito e fa, da sempre, ogni anno più morti del Covid! Come mai, come per il fumo, non hanno dato delle indicazioni da rispettare lasciando liberi i cittadini di decidere? Così come avviene per tutti i trattamenti sanitari, ma invece hanno adottato dei TSO e restrizioni pesantissime per tutti?

Ma le restrizioni si potevano e si possono contrastare? Si, conoscendo i propri diritti e leggi e facendoli rispettare! È veramente così pericoloso muoversi e questa malattia è così micidiale e incurabile? No, conoscendo la malattia e la sue cure si potevano e si possono evitare le gravi conseguenze che alcuni hanno riportato. Ecco abbiamo capito che si potevano evitare tutte queste chiusure e restrizioni! Ma abbiamo anche capito l’importanza fondamentale della conoscenza e della verità.

Con la conoscenza delle leggi e dei propri diritti si possono evitare le restrizioni e averla vinta sulle eventuali sanzioni, con la conoscenza delle cure si possono evitare le terribili conseguenze della malattia, la conoscenza è fondamentale per avere la proprio libertà.

Si parla tanto di cultura e di sapere, ma il principale fondamento della cultura è la conoscenza, purtroppo in questi periodi siamo stati imbottiti di falsità, ipocrisie e bugie.

La conoscenza però deve essere autentica, cioè vera, perché la conoscenza della verità è alla base della libertà, non ci può essere libertà senza conoscenza della verità. In effetti senza conoscenza o con una falsa conoscenza e informazione possiamo al massimo avere un’illusione di libertà, ma mai una vera libertà, perché saremo sempre condizionati e succubi delle bugie che ci hanno raccontato. In occasione di questa pandemia ce ne possiamo benissimo rendere conto, ma questo vale per tutti i settori quello scientifico, quello politico, quello affettivo e soprattutto quello storico.

È proprio di questo che vi voglio parlare: siamo sicuri che la storia che ci hanno insegnato a scuola sia stata vera conoscenza? Ci siamo fidati ciecamente o siamo andati a controllare qua e là le fonti per vedere se quello che ci hanno detto e quello che c’era scritto sui libri era vero? Perché se non ce l’hanno raccontata giusta significa che non siamo veramente liberi, ma prigionieri della falsa matrice culturale che ci hanno costruito addosso! Purtroppo quasi nessuno controlla, tutti si fidano!

George Orwell scriveva: “Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.” Allora andiamo a controllare la nostra storia! Informiamoci su Internet sulle verità del passato del nostro popolo e del nostro popolo, solo così saremo veramente liberi e coscienti del nostro essere.

Se non hai voglia di cercare e ti accontenti di un breve riassunto puoi cliccare qui La vera storia Veneta.

Comunque oggi 25 marzo 2021 è il compleanno di Venezia che compie 1.600 anni, fondata nel 421, ma la storia del popolo Veneto e molto più antica e risale all’età del ferro e purtroppo si studia molto poco a scuola, eppure quello che siamo oggi, quello che saremo in futuro e la nostra libertà dipendono dalla conoscenza, la vera conoscenza storica del nostro popolo, del nostro territorio e della nostra cultura.

Francesco Falezza

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Mar 13

Covid 19

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Non posso più stare zitto, certe cose non si possono più tacere, mi ero fatto il proposito di non commentare, ma penso che si sia oltrepassato ogni limite, qualche riflessione girata alla teste pensanti che mi leggono non può più essere rimandata, non sono un medico, ma alcuni semplici ragionamenti e valutazioni dei fatti li possiamo fare benissimo tutti.

Ci troviamo di fronte ad una malattia, ma come si combatte una malattia? Ci sono solo due modi: la prevenzione e la cura! Adesso penserete che ho scoperto l’acqua calda, questa è una cosa talmente ovvia da non scrivere nemmeno. Ma se questa affermazione è così ovvia, come mai i grandi sapientoni che combattono contro questa malattia, hanno pensato e pensano solo alla prevenzione (del contagio) e non alla cura? In attesa del vaccino, che è arrivato dopo un anno, non si poteva intensificare le cure per evitare gli esiti fatali della malattia?

Eppure la cura c’era, e sembra anche molto efficace, ci sono medici che ci dicono che attuando la cosiddetta “terapia domiciliare precoce”, sono riusciti ad evitare l’insorgere della polmonite interstiziale o a farla regredire, in modo da evitare il ricovero del paziente in ospedale o in terapia intensiva, portandolo ad una rapida guarigione senza gravi conseguenze, ma, a quanto pare, questa cura non interessa a nessuno dei grandi sapientoni che dirigono la sanità italiana.

Ci sono stati che hanno privilegiato l’economia a scapito della salute e altri che hanno privilegiato la salute a scapito dell’economia, l’Italia ha raggiunto entrambi gli obiettivi: ha avuto il massimo numero di morti a fronte di un grandissimo danno dell’economia!

È chiaro che, a fronte di una pandemia con un conseguente alto numero di malati, è d’obbligo privilegiare le cure domiciliari per evitare che si intasino gli ospedali, ma anche questo non è stato fatto, i malati sono stati spesso abbandonati a se stessi.

Sono stati fatti lockdown e chiusure a raffica, ma abbiamo notato che sono serviti a poco o a niente, visto che dopo un anno siamo ancora punto e a capo. Ci siamo accorti che il virus scorre come un fiume e il lockdown è come una diga, lo puoi fermare o rallentare, ma solo per un po’, poi quando riapri la diga, perché non puoi tenerla chiusa per sempre, ecco che il fiume riprende a scorrere come prima o più di prima. Così il virus, finito il lockdown, riprende a diffondersi, non solo, abbiamo capito anche che le chiusure ne ritardano la diffusione, ma gli allungano la vita e moltiplicano la possibilità di mutare.

E allora cosa si doveva fare? Si sarebbe dovuto puntare sulle cure, più che sulle chiusure, per evitare ospedalizzazioni e decessi, ascoltare i medici di base che riuscivano a curare con successo i propri pazienti, non ignorarli e diramare protocolli di cura inefficaci e/o sbagliati. Purtroppo così è stato fatto e così si continua a fare! Quante persone si sarebbero potute salvare con cure precoci ed adeguate? Sicuramente migliaia di persone e sicuramente si sarebbero potuti limitare i danni economici ed evitare di rovinare una moltitudine di persone ed imprenditori costretti a tener chiuso.

Io mi chiedo, perché le procure non indagano sulle mancate cure o sulle indicazioni di cura sbagliate invece che indagare solo sulle chiusure? Posso capire che all’inizio ci sia stata un po’ di confusione, ma dopo un po’ basta solo guardare i dati statistici per capire quali cure funzionano e quali no, non ci vuole un genio per comprendere questa semplice cosa, eppure anche questa semplice cosa non è stata fatta e non viene fatta tutt’ora.

 Forse alcune regioni stanno cambiando adesso, meglio tardi che mai, ma ci sarà qualcuno che pagherà per questi errori dolosi o colposi dello stato italiano? Quale sia la motivazione di un comportamento del genere così al di fuori di ogni qualsiasi buon senso? Non so se mai arriveranno risposte a queste domande, sappiamo solo che ci troviamo di fronte  a provvedimenti sbagliati e a cure sbagliate di uno stato sbagliato! Liberiamocene quanto prima!

Cordiali saluti

Francesco Falezza

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