Le cinque azioni fondamentali

21 Giugno 2013 Written by 
in Main
Rate this item
(0 votes)
Venezia - Voglia di libertà Venezia - Voglia di libertà Photo by Falezza

 Dopo aver scritto dell’assoluta necessità di dotarsi di un efficace progetto politico e aver capito che l’unica via per concretizzare il nostro grande ideale di salvezza e libertà del popolo veneto è raggiungere l’obiettivo della piena indipendenza e sovranità del nostro popolo. Dopo aver scelto il metodo democratico per realizzarlo, finalmente è arrivato il momento di parlare del progetto vero e proprio. Questo è il piano d’azioni pensato dal “Forum dei Veneti” ancora nel 2007, ma ancora estremamente attuale e purtroppo mai realizzato in maniera coordinata ed efficace. Ecco lo schema:

 

·         Azione politica – Serve per arrivare alla maggioranza in consiglio e giunta regionale, non solo, serve anche ad acquisire più punti di potere che consentano di attuare con efficacia tutte le altre azioni del progetto. Serve per aver tutele, visibilità e considerazione, per aver accesso a contributi e finanziamenti. È utile per realizzare norme e leggi che facilitino il percorso. Per avviare trattative a tutti i livelli al fine di raggiungere i nostri obiettivi. Per concretizzare questo punto serve un partito unitario e il consenso popolare.

 ·         Azione giuridica – Volta ad attuare e far attuare tutte quelle norme e leggi di tutela della identità e cultura del popolo veneto, ma anche dei diritti umani. Serve per dimostrare anche l’illegalità della dominazione italiana. Comprende azioni legali di tutela diritti culturali ed economici, class-action, ma anche il riconoscimento della lingua veneta e della nazionalità veneta. Può servire per arrivare ad avere un’anagrafe che ci registri come veneti.

 ·         Azione diplomatica – Avviare contatti e accordi internazionali. Significa essere continuamente in contatto con partiti e associazioni indipendentiste d’Europa e del mondo, ma non solo, avere contatti anche con capi di stato e governi che possono appoggiarci e aiutarci nel raggiungimento del nostro obiettivo. Promuovere e diffondere a livello internazionale le nostre istanze in modo che il “mondo sappia”.

 ·         Azione identitaria e culturale – Consiste nel risvegliare la coscienza veneta, ravvivare l’appartenenza al Popolo Veneto e alla Nazione Veneta. Far conoscere la nostra vera storia, diffondere usi costumi e tradizioni del nostro popolo. Far conoscere, usare e far usare la lingua veneta, ottenerne l’insegnamento scolastico. Diffondere e far conoscere la nostra cultura. Capire e far capire che i veneti non sono italiani, non lo sono mai stati, anche se ci hanno sempre inculcato il contrario.

 ·         Azione motivazionale – Significa aumentare la volontà indipendentista, anche se lo stato italiano ci sta aiutando in modo eccellente con le sue controriforme, con la sua politica migratoria, con le sue ruberie ed inefficienze ad aumentare la volontà indipendentista, noi dobbiamo informare correttamente i veneti delle grandi opportunità culturali ed economiche che avrebbe il Veneto indipendente. Non solo, ma anche far conoscere le ingiustizie, l’oppressione, la persecuzione e la violenza culturale e fisica a cui è stato ed è sottoposto il nostro popolo. Informare sulla situazione economica reale dello stato italiano.

  Questo è il progetto politico, ovviamente essendo stato redatto quasi dieci anni fa, ha bisogno di essere rinfrescato e adattato, ma, a mio parere, è ancora estremamente attuale e aspetta solo di essere realizzato. Ovviamente un progetto del genere deve avere sempre quella elasticità e fluidità necessarie per adattarsi ad ogni situazione possibile.

 Adesso bisogna tradurre tutte queste azioni teoriche in azioni concrete e coordinate attraverso un programmazione puntuale e precisa, ognuno di noi si deve scegliere uno o più settori nei quali operare e i mezzi per realizzarli. I mezzi possono essere strumenti come giornali, TV e siti internet così come associazioni e movimenti.

 L’unico pericolo di questo progetto è che rimanga ancora nel cassetto e che non si traduca in azioni concrete, altra cosa da prestare attenzione è quella di non farsi deviare verso azioni inconcludenti, dannose o contrarie al raggiungimento dei nostri obiettivi, detto questo, non ci rimane altro che cominciare a lavorare.

 Francesco Falezza

 

 

 

4392 Last modified on Sabato, 11 Giugno 2016 10:54
More in this category:

Media

Storia Veneta 2/2
Login to post comments