Francesco

Francesco

Si stanno avvicinando le elezioni europee, a quanto pare, l’astensione la farà da padrona, unico problema è che l’astensione non serve a nulla. Sia che non ci si rechi alle urne oppure si riconsegni la scheda o altre azioni simili, il risultato è sempre lo stesso: i soliti vanno al potere e chi si oppone non raggiunge il quorum, questo è il piano di chi mette in giro gli slogan accattivanti per invitare al non-voto gli oppositori all’attuale andazzo politico.

Qualcuno penserà che ci sono destra, sinistra e centro contrapposti, ma se fate un’analisi attenta sui provvedimenti della sinistra (al governo fin all’altro ieri con il governo giallo-rosso), poi quelli dell’ammucchiata o meglio inciucio del governo Draghi e in fine quello del governo Meloni, le differenze sui grandi temi europei (immigrazione e guerre) non ci sono, o meglio sono pacifisti quando sono all’opposizione e diventano guerrafondai appena raggiungono il potere, vogliono il controllo dell’immigrazione quando sono all’opposizione e poi frontiere aperte come vanno al potere. Questo al di là di quello che dicono perché tutti sono per la pace e poi nessuno che si oppone efficacemente all’invio di armi a destra e a manca o che avvia canali diplomatici per fermare le guerre.

È chiaro che le elezioni europee sono fatte in modo che, tra gabelle, firme e sbarramenti nessun vero oppositore riesca ad avere una rappresentanza nel parlamento, ma visto che abbiamo questa opportunità di votare, un tentativo è meglio provare a farlo, assodato e provato che astenersi non serve a nulla se non a confermare le forze già presenti nei parlamenti europeo e italiano, proviamo a fare qualcosa che possa risultare efficace al fine di riuscire ad avere qualche voce al di fuori dal coro nelle stanze del potere?

Proviamo a mandare un segnale, se saremo in tanti forse qualche risultato lo avremo. Evitando le liste presenti nel parlamento la scelta si restringe di molto, alla fine le liste che hanno preso le distanze da queste, nella circoscrizione nord est, sono solo due “LIBERTÀ” e “PACE, TERRA, DIGNITÀ”. Proviamoci, nel peggiore dei casi sarà come essersi astenuti, però almeno ci abbiamo provato.

 

Francesco Falezza

 

 

Spesso si ascoltano le notizie senza pensarci su e in maniera distratta si accetta quanto viene detto in maniera passiva, ecco, di questi tempi, è un comportamento da non tenere assolutamente per evitare spiacevoli conseguenze. La frase “Spegni la TV ed accendi il cervello” è estremamente attuale e saggia in questo periodo dove l’informazione è stata sostituita dalla propaganda.

Oramai i principali canali di comunicazione (TV, radio, giornali, social ecc. ecc.), nella maggior parte dei casi, invece di esporre i fatti con commenti pro

No War

e contro, presentano un’unica e incontestabile versione dell’argomento con lo scopo di condizionare le masse anziché informarle ed aiutarle ad esercitare il pensiero critico.

Per esempio, in questo periodo, è impossibile essere pacifisti senza essere definiti antisemiti o putiniani, a seconda del caso, questo è un chiaro esempio del condizionamento applicato per indurre la masse a pensarla nello stesso modo. Altro esempio, per la guerra in Ucraina, ci raccontano che c’è un aggredito e un aggressore (che però non vale in Palestina), poi ci dicono che c’è la libertà che si difende dalla dittatura, ovviamente, se ci ragioniamo su, invece di accettare questi insulsi slogan, capiamo che se l’Ucraina avesse rinunciato, fin da subito, ad entrare nella NATO, rimanendo neutrale, questa guerra non sarebbe mai iniziata!

È chiaro che sotto c’è la volontà espansionistica USA per estendere il proprio potere ad oriente! Giorgia e Moldavia ricevono importanti finanziamenti e condizionamenti da parte occidentale per lo stesso motivo, questo è evidente e incontestabile! Se invece di accettare gli slogan inculcati dai media ci ragioniamo un po’ su lo capiamo da soli che le tesi che ci propinano non stanno in piedi, sono solo pane per allocchi.

Per non parlare poi della gestione della pandemia, ma c’è ancora qualcuno che pensa che quello che è stato fatto è stato per il nostro bene? Certamente se lo pensate avete un buon cuore e pensate che i politici ragionino come voi, però, sappiate, che, nella società italiana e occidentale non è così, ci sono grossi interessi che muovono le marionette di turno che ci governano. Adesso si scopre che gonfiavano i numeri e, io dico, che anche nascondevano le cure, per cosa? Per convincerci e obbligarci a fare i vaccini. Un affare miliardario in cui certe lobbies hanno lucrato a livelli spaventosi!

Se ne sono fregati che la sperimentazione non era conclusa, ci hanno mentito sulla loro effettiva efficacia, se ne sono fregati dei possibili effetti avversi e, quello che è più grave, hanno limitato le libertà personali, il diritto al lavoro e agli spostamenti, se non accettavi le loro imposizioni!

E la politica? Scopriamo che parlano bene quando solo all’opposizione e poi, quando vanno al potere, fanno il contrario di quello che avevano promesso, destra, sinistra e centro , non c’è differenza, alla fine si comportano tutti allo stesso modo. Lo abbiamo visto e verificato più volte, c’è chi è più bravo a raccontarla e chi meno, ma alla fine fanno gli interessi di banchieri e lobbies straniere mentre il popolo paga. È vero, in tanti stanno ancora bene, ma per quanto? E se ci capitasse di aver bisogno della sanità o della giustizia o di assistenza cosa faremo in questo sistema? La povertà è in continuo aumento, il potere d’acquisto diminuisce e l’inflazione aumenta… che fare? Ci sono le elezioni europee fra poco, si potrebbe mandare un chiaro segnale ai nostri politici facendogli capire che non siamo di destra, di sinistra o centro, ma che siamo svegli! Pertanto se andate a votare è importante non votare alcuno dei partiti presenti in parlamento italiano o europeo adesso, ma solo chi non si è sporcato le mani con queste azioni, meglio correre il rischio che, una volta al potere cambino le carte in tavola, che essere sicuri di essere fregati da chi conosciamo già!

 

Francesco Falezza

 

 

Ecco un’analisi dei sistemi con cui i potenti che tirano le fila del mondo riescono a farci fare quello che vogliono  e/o ad ottenere i risultati desiderati:

 

Informazione: la corretta informazione dovrebbe esporre il fatto in modo obiettivo e poi far sentire qualche commento/opinione a favore e contro in ugual misura. Come vi sarete accorti, da anni, questo non avviene quasi mai perché l’informazione ha lasciato il posto alla propaganda, cioè comunicazioni a senso unico, che vengono usate per indirizzare e/o condizionare le persone a pensare o agire in una data maniera. Non solo, le voci non allineate spesso vengono censurate o demonizzate. Lo scopo delle principali TV, radio e giornali non è più informare, ma guidare le persone verso i risultati voluti. Cosi nelle guerre e in politica ci spiegano chi è buono e chi è cattivo spesso senza dirci perché, ci insegnano perché fa caldo e perché non piove o perché piove troppo e come cambiare la temperatura del pianeta, ci dicono come curarci e quali sono le malattie più pericolose e come fare a prevenirle, ci chiariscono i dubbi, ci comunicano quali sono i nostri veri problemi e come risolverli, ci espongono cosa dobbiamo mangiare e cosa no, ecc. ecc. In questa frenetica propaganda spesso viene fatto passare per scienza anche quello che scienza non è! Così riescono a convincerci e a condizionarci ancora di più. Spero che non ci sia nessuno così ingenuo da pensare che lo facciano per il nostro bene, quella è solo la scusa, la verità è che lo fanno per indurci a pensare e/o fare quello che vogliono loro. Fateci caso, ma anche film, fiction e intrattenimento vengono usati, in modo sottile e, a volte, subliminale per condizionarci e portarci a pensare in un certo modo.

 

Politica: come vi sarete accorti cambiano governi e governanti, tecnici e politici di sinistra e destra, ma la linea politica e le azioni di governo non cambiano, tante parole, ma alla fine tutti fanno le stesse cose e, di solito, l’esatto contrario di quanto promesso in campagna elettorale. È evidente che ci sono dei condizionamenti esterni che impongono le scelte indipendentemente dalle forze politiche che vincono le elezioni. Sappiamo che, nelle elezioni politiche, non si possono esprimere preferenze, pertanto i parlamentari sono tutti nominati dalle segreterie di partito ed ovviamente sono costretti a ubbidire sempre agli ordini, tutti allineati e coperti, nessuna voce fuori dal coro. E i capi partito? È risaputo che sono spiati, diversi scandali nel passato ci hanno fatto sapere che i politici vengono spiati, ma a che scopo? Per ricattarli? Così vediamo che parte qualche inchiesta o qualche sputtanamento su giornali e TV per quei politici che prendono iniziative indesiderate. Molti politici sono stai iniziati e istruiti in scuole finanziate da grandi multinazionali ed è chiaro che a loro risponderanno, anche perché loro gli garantiranno il consenso popolare attraverso i mezzi che adesso stiamo analizzando. E poi, non devono scontentare gli USA, l’unico che l’ha fatto, Craxi, abbiamo visto che fine che ha fatto. Ecco che abbiamo capito che i capi partito sono liberi di dire qualsiasi minchiata quando sono all’opposizione per prendere voti, ma poi, una volta al governo, eccoli sottomessi e pronti ad eseguire gli ordini che vengono impartiti.

 

Elezioni: adesso andiamo a vedere come fanno a fare in modo che le forze desiderate vadano al potere, specifichiamo che destra o sinistra per loro non cambia, quello che conta è che siano forze inserite nel sistema cioè che eseguano gli ordini impartiti e/o non creino problemi alla loro esecuzione. Come prima cosa vengono creati grossi ostacoli alla presentazione di nuove liste elettorali (sproporzionata raccolta di firme autenticate, tempi stretti, varie gabelle o altro), già con questo sistema una grossa fetta (per non dire quasi tutti) gli oppositori al sistema vengono eliminati, poi, quelli che riescono a presentare le liste, vengono regolarmente esclusi dai dibattiti e conferenze, e dai principali canali di comunicazione. La “par condicio” viene applicata solo per le forze politiche di sistema, per le altre, quando sono costretti a darle qualche spazio, o viene dato ad orari impossibili oppure vengono messe in cattiva luce e tacciate di estremismo. Già a questo punto il risultato è compromesso, però viene fatta un’ulteriore mossa strategica, sui canali seguiti dagli elettori dei partiti di sistema viene diramato un forte invito al voto, in modo da limitare al massimo l’astensionismo tra gli elettori di questi partiti, al contrario sui canali d’informazione solitamente usati dai partiti nuovi o anti sistema, viene instillato il principio che l’astensione è un ottimo modo per delegittimare il sistema ottenendo il risultato che molti oppositori e contestatori, astenendosi dal voto, indeboliscono ancora di più questa nuove forze politiche impedendole di superare gli sbarramenti (creati apposta per impedire l’accesso alle stanze del potere alle nuove forze politiche).

 

Conclusioni: questi è, grosso modo, il complesso di azioni e norme che impediscono una vera democrazia e che fanno sì che l’esercizio del voto non sia veramente libero. Serve ancora andare a votare? Ovviamente, se sono presenti solo i “soliti” partiti, che vinca l’uno o l’altro cambia poco o niente, diverso se sono presenti partiti anti sistema o indipendentisti. Potrebbe essere interessante dare forza a questi partiti per vedere se riescono ad innescare un qualche cambiamento ed a sbloccare la situazione. Però attenzione, perché il sistema potrebbe creare liste civetta, cioè false liste anti sistema, per disperdere il voto antagonista e/o per far rientrare i voti su liste amiche e toglierli ai veri oppositori. La situazione è complicata, ma conoscendo le tecniche che usano si possono mettere in atto delle contromisure per cercare di ottenere dei risultati elettorali che finalmente permettano qualche cambiamento nella giusta direzione e qualche tutela in più per il nostro popolo Veneto.

Francesco Falezza

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Ci troviamo in una situazione un po’ strana, un parlamento che non rappresenta e non ascolta il popolo, almeno questo ci dicono i sondaggi, i partiti che fanno il contrario delle loro promesse elettorali e la gente, a fronte di incredibili aumenti del costo della vita dovuti alle scelte del governo, se ne sta buona, buona  senza protestare.

È arrivato il momento di mandare un segnale. È arrivato il momento di muoversi, in maniera pacifica e democratica, è arrivato il momento di sostenere le nostre proposte, le uniche che ci possono tirar fuori da questa situazione, le uniche che ci possono ridare la nostra libertà e una vera democrazia.

Non sono io l’organizzatore, ma ritengo giusto partecipare tutti, in modo trasversale, a sostegno dell’obiettivo che tutti noi condividiamo, le iniziative, in questo periodo, non sono molte, appoggiamo quelle che ci sono, ci sono diversi percorsi per raggiungere la libertà, non sono in contrato tra loro, sono vie parallele, diamoci una mano tutti e uscire presto dalla melma che si chiama italia!

 

Asolo – Piazza Centrale – sabato 25 giugno 2022 ore 17:30

“MARCIA DEI VENETI PER L’INDIPENDENZA”

Recuperiamo il nostro diritto storico all’indipendenza e alla sovranità della Repubblica Veneta

Usciamo della politiche fallimentari dell’italia e dell’unione europea.

Contro la guerra:  affermiamo la politica Veneta della pace e collaborazione internazionale

 

Francesco Falezza

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 Tra la gestione disastrosa della pandemia (+ morti e + danni economici di tutti gli altri stati) e sanzioni alla Russia che provocheranno una crisi economica e disagi anche peggiori, è prevedibile, a breve o, al massimo, a medio termine, un crollo dei consensi dei partiti che ora siedono in parlamento. Questo succederà nonostante la massiccia disinformazione e propaganda di regime, perché oramai il palese e continuo tentativo di orientare l’opinione pubblica tramite fake news, mistificazioni e censure dei media mainstreams è arrivato a tal punto che anche i più ingenui e sprovveduti se ne sono accorti.In effetti chi oggettivamente e obiettivamente, al di là del proprio orientamento politico, potrà rivotare uno qualsiasi dei partiti presenti ora in parlamento (destra, sinistra, centro, maggioranza od opposizione)? Forse qualcuno talmente ingenuo e disinformato d’aversi bevuto la propaganda dilagante, si certo, aggiungiamo chi, con la politica, ci guadagna… ma il crollo dei voti, oltre ad essere inevitabile è anche facilmente prevedibile! E come l’ho previsto io, l’avranno previsto, già da tempo, gli studiosi di politica del regime che ci opprime, e secondo voi, questi “personaggi”, accetteranno di farsi mettere da parte? Non parlo, ovviamente dei burattini che guidano questi partiti, ma dei burattinai che muovono le fila da dietro le quinte...

In questi casi cosa fanno? Creano la finta alternativa! Una seducente alternativa rivoluzionaria, in perfetta opposizione all’attuale regime, ma che nel caso i soliti partiti perdano il potere, siano pronti a sostituirli con altri che siano sempre manovrati dagli stessi burattinai e allineati al loro volere. Così, dopo un grande cambiamento delle forze politiche ci ritroviamo come prima o forse anche peggio di prima.

Questo è già successo diverse volte, dalla fine di DC e PSI che hanno governato dal dopo guerra fino a circa i primi anni ’90 si sono susseguite le più svariate sigle politiche di destra e di sinistra, che hanno fatto finta di cambiare tutto affinché nulla cambi, anzi le cose che hanno cambiato, hanno peggiorato sensibilmente la situazione: sempre meno democrazia, meno rispetto della Costituzione, sempre meno libertà di informazione, sempre più controlli e meno libertà e diritti per i cittadini!

Il problema sarà distinguere le forze politiche di autentico cambiamento e di buoni intenti da quelle sponsorizzate sottobanco dai burattinai di regime, perché, in queste operazioni sono molto bravi e riescono anche a servirsi di persone oneste che agiscono per loro senza rendersene conto, rendendo così difficilissimo distinguere il buono dal cattivo, la forza politica onesta da quella corrotta o manovrata.

Ma c’è un sistema infallibile per avere la certezza di non sbagliare, l’indipendentismo Veneto! Sì, anche qua ci sono le liste civetta, ma hanno connotazioni autonomiste, l’indipendentismo è l’unico vero cambiamento possibile e non di facciata. È l’unico che può evitare ai burattinai di continuare a manovrare da dietro le quinte e che può dare quelle risposte che i cittadini aspettano da tanto.

Ma anche l’indipendentismo ha dei problemi che, infine, si riducono a due principali e cioè la mancanza di unità e progettualità politica… risolti questi non ce n’è più per nessuno!!

Francesco Falezza

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