Giustizia

31 Marzo 2021 Written by 
in Idee
Rate this item
(0 votes)

 

Molto si è parlato del caso Palamara, definito come pecora nera della magistratura, perché come presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati e membro del Consiglio Superiore della Magistratura avrebbe tramato con dei parlamentari politici e altri magistrati per condizionare nomine, incarichi e promozioni dei magistrati.

La cosa ha fatto abbastanza scalpore, ma non tutto quel can can che mi sarei aspettato; infatti siamo di fronte ad azioni che minano e compromettono l’indipendenza della magistratura come previsto dell’art. 104 comma 1 della Costituzione Italiana: “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere.” A mio parere un atto del genere può benissimo essere considerato eversione dell’ordine costituito, quale azione è più eversiva di togliere l’indipendenza alla magistratura? È vero, non è stata usata violenza, ma condizionare e/o deviare la magistratura non è violenza? Le sentenze e le inchieste, se fatte per finalità politiche, non sono violenza? Non è minare l’ordine democratico? Al tempo del fascismo la magistratura era fortemente condizionata dalla politica, stiamo tornando a quel periodo?

Quello che è più grave è che ci è stato detto che non si tratta di un pecora nera, ma di un vero e proprio “sistema” e fino ad ora per scardinare o porre fine a questo sistema non è stato fatto nulla! È chiaro che continuerà ad essere così, magari in maniera più accorta, fino a che non verranno messe in atto quelle riforme che metteranno fine a queste macchinazioni per condizionare la magistratura.

Adesso siamo sicuri che gli attori (magistrati e politici) che hanno messo in piedi questo sistema di condizionamento della magistratura faranno o consentiranno quelle riforme per porre fine a questo impianto?  Io penso di no, tra pandemia, vaccini, paure e insabbiamenti chi ci penserà più?

Eppure una giustizia veloce, giusta e garantista è una elemento chiave del sistema democratico, e noi non ce l’abbiamo e non c’è speranza di vederla a breve.

Anche l’informazione è un elemento chiave del sistema democratico, solo che l’italia è al 41° posto per libertà di informazione dietro Burkina Faso e Botswana, a questo aggiungiamo le liste bloccate senza primarie obbligatorie e pubbliche, per l’elezione del parlamento, e la frittata è fatta. Questo comporta che i  deputati e senatori non sono altro che dei nominati dalle segreterie dei partiti, e che devono stare agli ordini se vogliono conservare il posto! Forse si possono chiamare burattini? E i segretari di partito sono persone libere o al sodo di qualche lobby?

Riassumiamo la giustizia è lentissima e condizionata (assistiamo continuamente a sentenze “politiche e/o creative) pertanto non c’è , l’informazione non è molto libera e obiettiva, le elezioni sono delle farse in cui le segreterie di partito nominano i parlamentari che ci rappresenteranno. Allora visto che giustizia, informazione ed elezioni popolari sono il fondamento e le condizioni necessarie perché ci sia la democrazia, significa che in Italia la democrazia non c’è!

Care signore ed egregi signori liberiamoci quanto prima da questo schifo!

Francesco Falezza

Iscriviti alla mailing list: https://groups.google.com/d/forum/mailingfalezza

1234 Last modified on Mercoledì, 31 Marzo 2021 17:24
More in this category:
Login to post comments