soccorso marino che andava a prelevare i migranti, anche in acque internazionali, non per riportarli dove erano partiti, ma per portarli a destinazione, distribuendoli su tutto il territorio italiano.
Diciamo promuove, perché il fatto di andare a prenderli in mezzo al mare e portarli a destinazione ha fatto sì che molti si siano messi in viaggio contando proprio su questo tipo di “salvataggio”,che si è rivelato un vero e proprio incentivo, per non dire istigazione, a mettersi in mare per poi chiedere aiuto. Purtroppo però, non sempre i soccorsi sono arrivati in tempo così le vittime sono aumentate a dismisura, ma noi adesso sappiamo anche il nome e cognome del colpevole di tutte queste stragi che si chiama Stato Italiano!
Ma questo, mi pare, non abbiano minimamente intenzione di farlo, anzi la propaganda di regime ha smesso di chiamare “clandestini” i migranti che arrivavano illegalmente sulle coste italiane, ma ha iniziato a chiamarli “profughi”, questo serve per giustificare tutta questa massa di persone in arrivo. Noi, però, ci siamo resi conto visto che in massima parte non è così, i veri profughi non hanno tutti quei soldi per il viaggio e non sono nemmeno nelle condizioni d intraprenderlo. Ma allora perché ci vogliono far credere questo? Perché incentivano tutta questa tratta di persone che ci fa ricordare i tempi dello schiavismo?Dopo aver scritto dell’assoluta necessità di dotarsi di un efficace progetto politico e aver capito che l’unica via per concretizzare il nostro grande ideale di salvezza e libertà del popolo veneto è raggiungere l’obiettivo della piena indipendenza e sovranità del nostro popolo. Dopo aver scelto il metodo democratico per realizzarlo, finalmente è arrivato il momento di parlare del progetto vero e proprio. Questo è il piano d’azioni pensato dal “Forum dei Veneti” ancora nel 2007, ma ancora estremamente attuale e purtroppo mai realizzato in maniera coordinata ed efficace. Ecco lo schema:

· Azione politica – Serve per arrivare alla maggioranza in consiglio e giunta regionale, non solo, serve anche ad acquisire più punti di potere che consentano di attuare con efficacia tutte le altre azioni del progetto. Serve per aver tutele, visibilità e considerazione, per aver accesso a contributi e finanziamenti. È utile per realizzare norme e leggi che facilitino il percorso. Per avviare trattative a tutti i livelli al fine di raggiungere i nostri obiettivi. Per concretizzare questo punto serve un partito unitario e il consenso popolare.
· Azione giuridica – Volta ad attuare e far attuare tutte quelle norme e leggi di tutela della identità e cultura del popolo veneto, ma anche dei diritti umani. Serve per dimostrare anche l’illegalità della dominazione italiana. Comprende azioni legali di tutela diritti culturali ed economici, class-action, ma anche il riconoscimento della lingua veneta e della nazionalità veneta. Può servire per arrivare ad avere un’anagrafe che ci registri come veneti.
· Azione diplomatica – Avviare contatti e accordi internazionali. Significa essere continuamente in contatto con partiti e associazioni indipendentiste d’Europa e del mondo, ma non solo, avere contatti anche con capi di stato e governi che possono appoggiarci e aiutarci nel raggiungimento del nostro obiettivo. Promuovere e diffondere a livello internazionale le nostre istanze in modo che il “mondo sappia”.
· Azione identitaria e culturale – Consiste nel risvegliare la coscienza veneta, ravvivare l’appartenenza al Popolo Veneto e alla Nazione Veneta. Far conoscere la nostra vera storia, diffondere usi costumi e tradizioni del nostro popolo. Far conoscere, usare e far usare la lingua veneta, ottenerne l’insegnamento scolastico. Diffondere e far conoscere la nostra cultura. Capire e far capire che i veneti non sono italiani, non lo sono mai stati, anche se ci hanno sempre inculcato il contrario.
· Azione motivazionale – Significa aumentare la volontà indipendentista, anche se lo stato italiano ci sta aiutando in modo eccellente con le sue controriforme, con la sua politica migratoria, con le sue ruberie ed inefficienze ad aumentare la volontà indipendentista, noi dobbiamo informare correttamente i veneti delle grandi opportunità culturali ed economiche che avrebbe il Veneto indipendente. Non solo, ma anche far conoscere le ingiustizie, l’oppressione, la persecuzione e la violenza culturale e fisica a cui è stato ed è sottoposto il nostro popolo. Informare sulla situazione economica reale dello stato italiano.
Questo è il progetto politico, ovviamente essendo stato redatto quasi dieci anni fa, ha bisogno di essere rinfrescato e adattato, ma, a mio parere, è ancora estremamente attuale e aspetta solo di essere realizzato. Ovviamente un progetto del genere deve avere sempre quella elasticità e fluidità necessarie per adattarsi ad ogni situazione possibile.
Adesso bisogna tradurre tutte queste azioni teoriche in azioni concrete e coordinate attraverso un programmazione puntuale e precisa, ognuno di noi si deve scegliere uno o più settori nei quali operare e i mezzi per realizzarli. I mezzi possono essere strumenti come giornali, TV e siti internet così come associazioni e movimenti.
L’unico pericolo di questo progetto è che rimanga ancora nel cassetto e che non si traduca in azioni concrete, altra cosa da prestare attenzione è quella di non farsi deviare verso azioni inconcludenti, dannose o contrarie al raggiungimento dei nostri obiettivi, detto questo, non ci rimane altro che cominciare a lavorare.
Francesco Falezza
Nelle società monoculturali vivono meglio anche le minoranze che, se rispettate, sanno bene in che ambiente si trovano e possono vivere tranquillamente perché, visto che non vengono percepite come una minaccia, generalmente sono bene accolte e tutelate, cosa che è molto più difficoltosa nelle società multiculturali.
La multi cultura orizzontale si ha quando si mescolano popoli di cultura profondamente diversa o peggio incompatibile. Prendiamo, per esempio, un uomo del Maghreb che viene ad abitare e lavorare in Veneto, questi mediamente hanno una concezione della donna che noi avevamo qualche secolo fa e, per religione, non possono bere alcolici ne mangiare carne di maiale, vi immaginate che difficoltà ad integrarsi in una società come quella veneta dove se non mangi costine di maiale e bevi vino “no te sì gnanca omo”? E quali difficoltà incontrerà con i propri figli che vorranno integrarsi e troveranno i divieti del padre assurdi e anacronistici? Quest’uomo è venuto qui per trovare il benessere e, invece, a parte i soldi, quasi certamente avrà una vita da emarginato e i suoi figli da disadattati… sempre che non arrivi a compiere qualche gesto estremo come a volte si sente dalla cronaca… Così cercherà di trovarsi solo con persone culturalmente affini andando a formare una comunità nella comunità, dando vita al fenomeno chiamato ghettizzazione e col moltiplicarsi e ingrandirsi di questo fenomeno si creano i presupposti per tensioni e conflitti sociali.Ovviamente questo è un caso limite e abbiamo dato uno sguardo a delle banalità, ma la stessa cosa succede un po’ per tutto, anzi per questioni più importanti di un bicchier di vino e di un pezzo di carne i conflitti diventano ancora più acuti.
Se invece cominciamo a mescolare i colori alla rinfusa tutta la bellezza se ne va, alla fine rimane un unico colore cupo tra il grigio e il marrone, che è il colore della cultura unica globale, il colore dell’annientamento delle culture dei popoli.
Si può tentare di obiettare dicendo che la società monoculturale è chiusa, ma anche questo non è vero, perché la chiusura o l’apertura di una società non dipendono certo da mono o multi cultura, se prendiamo, per esempio, il popolo Veneto nella sua storia è sempre stato organizzato in una società principalmente mono culturale, ma si è sempre dimostrato aperto all’innovazione, all’arte, alle scienze, alle culture e al commercio come pochi altri popoli, almeno finché è stato libero e indipendente.
Abbiamo capito che un progetto politico è indispensabile a raggiungere l’obiettivo, ma qual è il nostro obiettivo? Tutti penseranno: l’indipendenza ovviamente… ma io chiedo perché indipendenza?
Tanti mi hanno detto che visto che lo stato italiano è palesemente irriformabile non rimane altra soluzione che l’indipendenza, infatti tutti quelli che hanno provato a cambiare qualcosa non ci sono mai riusciti. Ma come? Non ci sono un sacco di riforme in atto? Giustamente mi hanno risposto che i cambiamenti in atto non si possono chiamare riforme, ma piuttosto delle regressioni che ci portano indietro di quasi un secolo, esattamente al 1922, con una legge elettorale che sembra la fotocopia della “Acerbo” che aiutò il socialista Mussolini ad andare al potere, a questo aggiungiamo l’abolizione del senato, una centralizzazione dei poteri con un pericoloso autoritarismo e abbiamo capito che non si sta andando avanti, ma indietro, che non sono riforme, ma peggioramenti.
Ma qualcosa di buono non è stato fatto? Certo, ricordo la legge sul fumo che decretò la fine politica del ministro (Sirchia) che la propose e poi la riforma costituzionale del 2001 che trasformò l’Italia in uno stato federale…. Ma come mai non se ne è accorto nessuno? E io rispondo: “Come facciamo ad accorgercene se la costituzione italiana non la rispetta nessuno?” Evidentemente non parlo dei cittadini, ma degli organi della repubblica italiana!! La Corte Costituzionale non ha mai permesso che le competenze previste fossero trasferite alle regioni, ma con sentenze “creative” ha sempre impedito la corretta applicazione della Costituzione Italiana. Vi domanderete come faccio ad affermarlo visto che questa corte è suprema e inappellabile? Non ci vuole molto, ma se sulla Carta Costituzionale c’è scritta una cosa e la Corte dice il contrario, non ci vuole un genio per capire cosa sta succedendo. Ma allora se questo stato è così marcio che non rispetta nemmeno la propria costituzione e le proprie leggi e sta facendo riforme che ci portano indietro invece che avanti, allora significa che l’indipendenza è l’unica soluzione! Difficile da contestare questo… ma mi chiedo, non c’è dell’altro, qualche motivazione più nobile?
Alcuni invece mi hanno portato motivazioni storiche basate sul fatto che questo stato ha provocato crisi economiche una dietro l’altra, ha portato miseria e disperazione che hanno portato ad emigrazioni di massa, ha scatenato guerre in Africa, è stato l’artefice della prima e della seconda guerra mondiale, è stato responsabile di persecuzioni e leggi razziali… c’è bisogno di altro ancora per volere l’indipendenza?
Altri mi hanno detto invece che lo stato italiano è tecnicamente fallito, che è nelle mani di lobbies che fanno solo i loro interessi… mafioso, ladro e corrotto con niente che funziona a partire dalla giustizia, con un fisco ingiusto ed elevatissimo, con servizi da terzo mondo pagati caramente dai cittadini, con leggi che non riflettono la nostra mentalità e cultura, che pratica il clientelismo, la raccomandazione e l’ingiustizia sociale come sistema… Probabilmente o forse sicuramente tutto vero… ma non c’è motivazione in più?
Allora altri hanno affermato che questo stato ci porta via 21 miliardi di euro di residuo fiscale, cioè ne paghiamo più di 70 di tasse e ce ne tornano investiti meno di 50… questa repubblica ci tratta come una colonia da sfruttare e non tutela la nostra cultura, usi costumi e tradizioni… anche questo è vero… ma non c’è qualche motivo in più?
A dir la verità tutte queste ragioni sono più che sufficienti per volersi affrancare da un simile stato e ci vuole anche un gran coraggio a definire “egoista” o peggio “razzista” chi si vuole liberare da tutto questo marciume, ma la mia domanda rimane: non c’è qualcosa di nobile, un ideale, un grande scopo che ci spinge a volere l’indipendenza ?
Certo che c’è! Noi vogliamo la SALVEZZA e la libertà di un popolo, il nostro popolo, il popolo Veneto!!! Ecco in due parole quello che vogliamo e l’unico modo per realizzare questo ideale è raggiungere l’obiettivo della piena indipendenza e sovranità del nostro popolo. L’autonomia non servirebbe a gran ché, anche perché così come te la danno te la possono anche togliere. L’unica garanzia di salvezza e libertà per un popolo è tornare sovrano nella propria nazione, non esistono altre scorciatoie o alternative.
Lo stato italiano si è sempre prodigato per cancellare la nostra storia, lingua, cultura, usi costumi e tradizioni… dobbiamo fermare tutto questo, non c’è alternativa al nostro obiettivo che è la piena indipendenza e sovranità! Così come il popolo Ebraico e tanti altri ancora non si sono sentiti sicuri finché non hanno ritrovato il proprio stato, allo stesso modo noi Veneti, popolo e nazione senza stato, dobbiamo riappropriarci del nostro territorio, ritrovare la nostra autonomia e indipendenza, liberarci dalla dominazione italiana, questo il nostro unico obiettivo , unica via di salvezza!
Uno potrebbe obiettare se ha senso salvare un popolo nel terzo millennio? Noi possiamo rispondere: ma quando mai potrebbe esserci una ragione valida per cancellare un popolo dalla faccia della terra? Ci disperiamo per il pericolo di estinzione della foca monaca o delle balene e permettiamo che un popolo venga cancellato senza nemmeno protestare? Cancellare la cultura e l’identità di un popolo significa andare contro la carta dei diritti dell’uomo…appunto per questo è un crimine contro l’umanità! Pertanto diamoci da fare per liberarci presto.
Altri mi chiedono se l’indipendenza sarebbe economicamente vantaggiosa. Certo che dall’indipendenza ci sarebbe un grande convenienza economica, senza avere da mantenere l’Italia saremmo più ricchi di Austria e Svizzera, ma questo non è così importante, la salvezza di un popolo va perseguita anche a costo di sacrifici economici, la salvezza e la libertà di un popolo è più importante della ricchezza, ma noi non abbiamo questo dilemma, perché la schiavitù ci costa molto di più della libertà!
Il nostro territorio è abitato fin dal paleolitico, ritrovamenti e testimonianze della nostra civiltà sono numerosi arrivando al neolitico, fino circa all’età del ferro quando avviene una fusione tra abitanti locali e una popolazione indo-europea che arriva nei nostri territori (esistono molte leggende e teorie sull’origine di questo popolo), da questa fusione nasce la grande civiltà Veneta, basata sull’agricoltura e sul commercio, che usa le vie d’acqua per far viaggiare le merci. (per chi volesse approfondire:http://it.wikipedia.org/wiki/Veneti e Nel tempo della dea, Ronchin, Edar).
L’Austria in virtù delle sue vittorie contro gli italiani pretese che le terre Venete tornassero indipendenti e che fosse fatto un plebiscito per finire sotto l’Italia, la Francia doveva fare da garante, anche questa volta la Francia non rispettò i patti e permise all’esercito italiano di entrare nelle terre Venete due giorni prima del referendum e la votazione fu una vera truffa si svolse in modo palese su seggi presidiati dall’esercito, per chi volesse approfondire:http://www.lindipendenza.com/truffa-beggiato/
Cosa vuol dire “demonizzare”? Significa rendere assolutamente disdicevole e inaccettabile qualcosa a tal punto da impedirne la valutazione, in pratica “demonizzando” si impedisce il giudizio su una data cosa perché la si scarta priori, in altre parole si ottiene il rifiuto di un’idea senza che questa venga opportunamente valutata.
Razzisti! Questo è il padre di tutti i pregiudizi, non ho capito bene come si è sviluppato, di certo è stato il primo, probabilmente anche favorito da certe prese di posizione di un certo movimento che di indipendentista ha solo le parole, ad ogni modo non si capisce perché una persona o un movimento che chiede la libertà per la propria terra dovrebbe essere razzista. Ma andiamo a vedere cosa chiedono questi indipendentisti: vogliono esercitare il diritto di autodeterminazione dei popoli così come previsto dalla Carta dei Diritti dell’Uomo dell’ONU, ma se questi rivendicano un diritto della carta dei diritti umani significa che sono umanitari e non certo razzisti! Ecco che abbiamo scoperto che un indipendentista non solo non è razzista, ma addirittura umanitario, ma allora chi sono quelli che negano i diritti della Carta dei Diritti dell’Uomo? Ovviamente razzisti e nazisti! Ecco che abbiamo scoperto che i veri razzisti e nazisti sono proprio quelli che negano il diritto all’autodeterminazione e all’indipendenza di un popolo!
Egoisti! Perché non vogliono dividere i loro soldi con chi è più povero… ma è proprio così? No, non è così, perché non si tratta di dividere soldi, ma di farseli gestire (rubare) da altri. Il governo italiano vuole i soldi per gestirli e decidere a chi darli, ma anche qui il patto internazionale dei diritti civili e politici parla chiaro: “… tutti i popoli possono disporre liberamente delle proprie ricchezze e delle proprie risorse naturali.”, ma se noi chiediamo di farlo siamo egoisti. Sarebbe come definire egoista uno schiavo che vuole la propria libertà o che vuole essere pagato per il proprio lavoro… oppure sarebbe come definire egoista uno che non vuole farsi derubare: è evidente che l’egoismo è un’altra cosa. prendere i soldi a qualcuno senza il suo consenso si chiama proprio rubare o rapinare se uso la forza per farlo. Ma quanti di questi soldi vengono spesi nel territorio Veneto? Solo una parte, tantissimi denari non tornano più... il fenomeno di uno stato che si appropria delle risorse economiche di un popolo per usarle per i propri fini si chiama colonialismo. Ma come vengono spesi i soldi prelevati al popolo Veneto? Vengono sperperati nei sprechi, nelle inefficienze e nelle ruberie dello stato italiano, mentre i Veneti vorrebbero vederli spesi bene nel proprio territorio per avere servizi sociali efficienti e infrastrutture adeguate senza sprechi… ma Infatti questo significa previdenza, lungimiranza, oculatezza ed economia. Adesso ci siamo resi conto che gli indipendentisti non solo non sono egoisti, ma addirittura previdenti, lungimiranti, oculati ed economici! Ma allora chi sostiene il sistema italiano com’è? Abbiamo appena dimostrato che è egoista, ladro e colonialista! Ecco che abbiamo scoperto che i veri egoisti, ladri e colonialisti sono proprio quelli che portano via le risorse al popolo Veneto!
Reazionari, retrogradi, anacronistici! Ma come si fa a pensare a un Veneto indipendente nel mondo globalizzato del terzo millennio? Se non fosse una cosa tragica questo sarebbe il più comico dei pregiudizi. Ma il Veneto indipendente sarebbe veramente una regressione? Pensiamo a un prigioniero che torna libero è una regressione o una conquista? Conquistare la libertà non può mai essere anacronistico, retrogrado o reazionario specialmente per un popolo. Ma andiamo a vedere cosa sostengono quelli che muovono queste critiche: lo stato italiano! Uno stato ottocentesco che non è strutturato per affrontare in modo competitivo il nuovo mondo globalizzato. Questa tipologia di stati nati sul modello post rivoluzionario francese, sono quelli che hanno scatenato una marea di guerre proprio per la loro natura, troppo grandi per avere una corretta e efficiente gestione interna e troppo piccoli per consentire un buon sviluppo del commercio e dell’economia, per questo hanno cercato di espandersi con le colonie e con le guerre. Capito questo, per evitare nuove guerre e consentire il libero commercio, si è dato il via alla globalizzazione, ma questi vecchi stati ottocenteschi, non sono strutturati per essere competitivi in questo nuovo scenario globale, troppo costosi, troppo inefficienti e troppo lontani dalla gente, anche quando funzionano, figuriamoci quando sono allo sfascio, corrotti e irriformabili come quello italiano.Le riforme proposte finora tagliano pezzi di democrazia (senato, province, comuni), non toccano i magna magna e accentrano poteri in puro stile totalitario, questo è essere reazionari, retrogradi e anacronistici! Continuare con l’accanimento terapeutico per far tirare avanti questi zombie istituzionali di stati ottocenteschi è il vero anacronismo!! Ora andiamo a vedere cosa vogliono gli indipendentisti veneti. Uno stato che salvaguardi la propria identità e cultura, uno stato efficiente e leggero, competitivo nel mondo globale, promotore delle libertà, del commercio, dell’industria, della cultura, del rispetto, ecc. ecc.… è anacronistico questo? O invece è futuro, è progresso….è un sogno? Ecco che abbiano dimostrato che gli indipendentisti veneti non solo non sono reazionari, retrogradi e anacronistici, ma addirittura sono proiettati verso il futuro, progressisti e sognatori di un mondo migliore! Ma abbiamo capito anche che i veri reazionari, retrogradi e anacronistici sono proprio i matusalemme incartapecoriti che sostengono i vecchi stati ottocenteschi come l’Italia.
Separatisti, divisori, secessionisti! Tanti pensano che su questo punto non ci sia nulla da eccepire, è talmente evidente la cosa che tanti indipendentisti cadono in questo luogo comune, ma siamo sicuri che è proprio così? Cosa dovrebbero dividere questi indipendentisti veneti? Il popolo Veneto? Certamente no, lo vogliono addirittura riunire! Il popolo italiano? Nemmeno, visto che parlano solo e unicamente di popolo Veneto e non di quello italiano. E allora? Gli indipendentisti vogliono l’autogoverno del popolo Veneto perché ora il popolo Veneto è governato dallo stato italiano, uno stato che preleva risorse e che le usa per i propri scopi ritornandone solo una misera parte sul territorio, uno stato che da quando governa le terre venete cerca di eliminare identità, cultura, storia, usi, costumi e tradizioni del popolo veneto e gli indipendentisti vogliono liberarsi da questa dominazione, anche perché, è bene ricordarlo, questo stato è così marcio da non applicare nemmeno la propria costituzione che prevedrebbe ampi poteri per le regioni! Ecco che abbiamo scoperto che gli indipendentisti Veneti non vogliono dividere nulla, ma semplicemente liberarsi dalla dominazione di uno stato che non gli appartiene, che usa le terre Venete come una colonia, pertanto non sono e non possono essere separatisti, divisori e secessionisti, ma sono solo liberatori! Questa non è una differenza da poco o solo una precisazione, ma una sostanziale differenza… tra separare e liberare c’è di mezzo il mare! Se uno stato governa su un popolo e il popolo si affranca non avviene una separazione, ma una liberazione! Se dei rapitori catturano un ostaggio noi andiamo a liberalo non a separarlo dai sequestratori, allo stesso modo il popolo Veneto si deve liberare dalla dominazione italiana e non si deve separare da niente e nessuno, anzi deve ritrovale la propria unità! Infatti chi governando un popolo depreda le loro risorse e cancella la loro identità e cultura è un oppressore.
Cosa ha comportato questo e che conseguenze ha avuto la sentenza? Niente! Nonostante sia passato quasi un anno non è successo assolutamente nulla. Il parlamento italiano, anche se eletto con una legge incostituzionale, è rimasto in carica ed ha continuato il suo lavoro come se nulla fosse accaduto.
Questo è stato possibile perché la sentenza non ha effetto retroattivo, ma, a parte la legittimità formale, che non mettiamo in dubbio, lo possiamo considerare legittimo dal punto di vista sostanziale, morale e politico?
Assolutamente no! Pensiamoci sopra…. ci troviamo di fronte a una camera e ad un senato che sono stati eletti con una legge incostituzionale, cioè illegittima perché non rispettosa della costituzione italiana. Mi chiedo, ma da una legge elettorale di questo tipo, cioè illegittima, perché non garantisce i principi costituzionali, può uscire un parlamento legittimo? Ovviamente no,perché non vengono rappresentati correttamente, degnamente e legalmente gli elettori!











