Idee e Notizie
Ago 27

           Continuando con il tema che riguarda l’illegalità diffusa penso sia utile fare una riflessione sul rispetto da parte delle istituzioni italiane dei principi fondamentali della costituzione a partire dall’art. 1, comma 1: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” e art. 4 comma 1: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.”, be’, a fronte di questi due principi fondamentali delle repubblica, hanno subordinato l’esercizio di questi diritti fondamentali al possesso di un QR code, peraltro inutile e inefficace per gli scopi per i quali era stato creato!

Sempre a proposito dei principi fondamentali di questa repubblica andiamo a vedere il secondo comma dell’art. 1: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Sovranità significa potere, in particolare i tre poteri costituzionali che dovrebbe esercitare il popolo sarebbero legislativo, esecutivo e giudiziario. Lasciamo stare il potere dell’informazione, che è anche il più potente e attraverso il quale controllano le masse, ma che non è compreso in costituzione ed è al difuori del controllo popolare e democratico.

Torniamo ai poteri costituzionali e vediamo che sul potere giudiziario il popolo non può nulla, la magistratura, infatti, è un’autocrazia che si governa da sé, in USA la magistratura inquirente è eletta dal popolo, ma da noi il popolo non esercita alcun potere sulla magistratura. Anche sul potere esecutivo il popolo non esercita alcun potere, infatti, sulla nomina di capo del governo, dei ministri e per l’elezione del presidente della repubblica il popolo non ha alcun potere, in quanto tutto viene deciso in parlamento. Qualcuno dirà: ma il parlamento è eletto dal popolo che esercita il proprio potere in modo indiretto. Andiamo a vedere allora come avviene l’elezione dei parlamentari: attraverso liste bloccate o collegi uninominali! Questo significa che gli eletti non vengono scelti dal popolo, ma nominati dalle segreterie di partito, visto che l’elezione segue l’ordine della lista nella quale sono messi i candidati, stesso dicasi per i collegi uninominali candidati scelti dalle segreterie di partito! Il minimo che ci dovrebbe essere sarebbero delle elezioni primarie, gestite dalle istituzioni, consentendo la più ampia possibilità di candidatura ai membri di quel partito. Vero che qualche partito esercita dei sondaggi interni o delle primarie, ma sono tutt’altro che delle vere primarie istituzionalizzate e democratiche!

Riassumendo abbiamo visto che su potere giudiziario ed esecutivo il popolo non esercita alcun potere, sul potere legislativo a determinare gli eletti sono le segreterie di partito senza che il popolo non possa dire nulla, non solo, ma parlamentari estremamente ricattabili se non dovessero eseguire gli ordini impartiti. Chi è che controlla le segreterie dei partiti? Sicuramente non il popolo, ma l’impressione o, meglio, la certezza è che rispondano a poteri sovranazionali e ai loro interessi! Ecco che ci siamo resi conto che il secondo principio fondante della costituzione italiana è quasi completamente disatteso e trasgredito! Abbiamo capito, contrariamente a quanto dichiarato in costituzione, che la sovranità non appartiene al popolo, se non in forme estremamente residuali e ininfluenti!

Altro principio fondamentale disatteso è quello dell’art. 5: “La Repubblica, (sebbene) una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali …. adegua i princìpi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”. Ma avete capito? Anche questo principio fondamentale della repubblica italiana è, di fatto, disatteso e trasgredito! Guai a parlare di autonomia! Altroché riconosce e promuove le autonomie locali, ma dov’è la legislazione basata sulle esigenze di autonomia e decentramento? In italia, in piena contraddizione con la propria costituzione c’è un’autonomia solo di nome, ma di fatto, c’è un forte centralismo in stile fascista! Voluto e protetto dai più alti organismi dello stato! Infatti, il titolo V della costituzione, quello che prevederebbe la divisione delle competenze tra stato e regione, oltre all’autonomia finanziaria di entrata e di spesa per le regioni, anche quello, quasi totalmente disatteso e inapplicato!

Per non parlare poi, dell’art.11: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…“ quando, invece, ha fatto la guerra all’Iraq (2 volte), alla Serbia, all’Afghanistan e alla Libia, per non parlare della guerra indiretta alla Russia con sanzioni e forniture miliardarie di armi all’Ucraina! Ecco che anche questo principio fondamentale è completamente disatteso e inapplicato!

Avete capito in quale situazione ci troviamo? E poi ci vengono a parlare di legalità e di rispetto delle leggi, quando non vengono nemmeno rispettati i principi fondamentali e costituzionali della repubblica italiana! Nessun alto organo o carica della repubblica solleva la questione, anzi spesso si danno da fare affinché la situazione non cambi: guai ad applicare i principi fondamentali della costituzione!

Non ho parole, sembra incredibile, ma i fatti sono inoppugnabili ed evidenti, sotto gli occhi di tutti! Questi principi fondamentali della costituzione sono scritti in modo chiaro e non danno adito a interpretazioni diverse, ci troviamo di fronte ad una chiara ed evidente violazione sistematica dei principi fondanti della repubblica italiana e della sua costituzione!

I signori che governano l’italia (che non sono i partiti) considerano pericoloso e sovversivo chiunque abbia solo l’intenzione di applicare veramente la costituzione italiana! Siamo a questo punto!

Ma allora votare serve o non serve? Serve solo se votiamo partiti al di fuori di questo sistema, cioè nessuno di quelli presenti adesso nelle istituzioni centrali o regionali!

           Francesco Falezza

Iscriviti alla mailing list: https://groups.google.com/d/forum/mailingfalezza

Il mio blog:  http://falezza.blogspot.com/

Facebook: https://www.facebook.com/francesco.falezza

 

Giu 11

Visto che siamo in tema di referendum Vi voglio parlare del referendum del 18 e 19 aprile 1993 riguardante l’abrogazione della legge che istituisce il ministero dell'agricoltura e delle foreste, promosso da 9 consigli regionali (estremamente trasversale), con partecipazione record del 76,9% (quorum raggiunto abbondantemente), il 70,2% ha votato SI all’abrogazione della legge il 29,8% ha votato NO, pertanto il ministero dell’agricoltura è stato abolito da un regolare referendum popolare!

ndiamo a vedere cosa dice l’art. 5 della costituzione (principio fondamentale): “…riconosce e promuove le autonomie locali… “e poi l’art. 117 comma 4: “Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.” La materia agricoltura non è menzionata né nelle materie ad esclusiva competenza dello stato, né, tantomeno, nelle materie a legislazione concorrente, pertanto l’agricoltura è una materia di esclusiva competenza regionale!

La conseguenza di tutto questo? Il ministero dell’agricoltura c’è ancora ed è vivo, vegeto e operativo! Quando doveva essere abolito dal 1993! Anticostituzionale al 100%! Eccolo qua: “Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”, ministro “Francesco Lollobrigida”! Ma vi rendete conto in che stato di illegalità ci troviamo e si trova la sedicente repubblica democratica italiana?

Tutto quest avviene con la complicità e l’assenso dei più alti organi e delle più alte cariche della repubblica e dello stato! Mi spiego meglio: corte costituzionale, presidente della repubblica, presidente del consiglio, camera e senato permettono tutti questo stato di assoluta illegalità! Perfino la Legaaaaaa (finta autonomista del menga) non ha mai sollevato seriamente la questione!! Tutti questi signori ci danno lezioni e fanno propaganda di legalità, ma vi rendete conto di cosa sono veramente? L’italia, a causa del mancato rispetto della propria costituzione e delle proprie leggi, è ancora strutturata col sistema fascista e il problema è che questo sistema è sostenuto soprattutto dalle sinistre che sono più nazionaliste delle destre!!

Signore e signori, cominciamo a chiedere con forza il diritto all’autodeterminazione per il nostro popolo Veneto, come sancito dalla carta dei diritti dell’uomo e come ratificato pure dall’italia, anche se, come per tanti altri diritti e leggi, finora mai rispettato! Da oggi in poi votiamo solo partiti Veneti!!

Francesco Falezza

Iscriviti alla mailing list: https://groups.google.com/d/forum/mailingfalezza

Il mio blog:  http://falezza.blogspot.com/

Facebook:
https://www.facebook.com/francesco.falezza

 

Mag 06

Un altro articolo della costituzione italiana di cui volevo parlare è il numero 11: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;…”

Ripudiare significa rifiutare, respingere pertanto la repubblica italiana non può fare la guerra se non per difendersi casomai dovesse essere attaccata da qualcuno, anche questo articolo è scritto in modo che non dà adito a interpretazioni strane, il significato è evidente e chiaro, l’italia non può fare la guerra per la propria legge costituzionale!

Anche questo articolo non è una articolo qualsiasi, ma fa parte dei principi fondamentali della costituzione, cosa abbiamo visto invece? Abbiamo visto che l’italia, in barba alla legge costituzionale che si è data, ha partecipato a numerose guerre e chi ha detto: “Ottant’anni di pace!”, ci ha raccontato una bella bugia!

Ecco l’elenco delle guerre fatte dall’italia dal 45 ad oggi:

·         a partire dal 1991 con l’Iraq e poi il bis nel 2003

·         nel 1999 la guerra contro la Serbia, bombardando una capitale europea

·         dal 2001 al 2021 contro l’Afghanistan

·         nel 2011 contro la Libia di Gheddafi

Ma non solo, ci sono anche le guerre combattute indirettamente, cioè fornendo sostegno e armi letali a stati in guerra, sto parlando della guerra di Israele contro la Palestina e dell’Ucraina contro la Russia, in quest’ultimo caso è stata intrapresa anche una guerra economica con sanzioni che hanno fortemente danneggiato l’economia italiana, compromessa anche dall’enorme esborso e aumento della spesa militare.

Stiamo parlando di quello che dovrebbe essere un principio fondamentale della repubblica: l’italia non dovrebbe vedere nemmeno da lontano qualsiasi zona di guerra, invece si è resa complice di crimini e guerre che hanno comportato milioni di vittime!

Nessuno che abbia sollevato la questione di legittimità per la violazione di questo articolo e se anche qualcuno l’avesse fatto ben difficilmente avrebbe ottenuto qualcosa! Capite il marciume in cui versa questa repubblica? Non siamo di fronte ad una evidente illegalità fatta stato?

Soluzione: cari Veneti lottiamo per liberarci da questa dominazione, dotiamoci di una repubblica che sia in linea con la nostra cultura e che rispetti le leggi che si dà!

Francesco Falezza

Iscriviti alla mailing list: https://groups.google.com/d/forum/mailingfalezza

Apr 22

Si sente parlare spesso di rispetto della legalità e volevo affrontare questo argomento prendendo in esame qualche articolo della costituzione italiana, non occorre essere laureati in legge per capire come siamo messi, ma basta leggere attentamente gli articoli, che sono, per lo più, scritti in maniera semplice e comprensibile per tutti e fare qualche piccola verifica e ragionamento sulla loro effettiva applicazione.

Volevo guardare l’effettiva applicazione dell’art. 5 della costituzione, nominato spesso, ma solitamente solo fino alle prime 5 parole, quando la vera sostanza e significato di questo articolo parte dalla sesta parola in poi: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.”

Questo articolo non è una articolo qualsiasi, ma fa parte dei principi fondamentali della costituzione, cosa abbiamo visto invece? Abbiamo visto che la corte costituzionale il 14 novembre 2024 ha bocciato i punti principali della legge sull’autonomia, togliendo alle regioni anche quel poco che quella legge prevedeva.

Stiamo parlando di quello che dovrebbe essere un principio fondamentale della repubblica: cioè tutta la legislazione dovrebbe essere improntata a riconoscere e promuovere le autonomie locali, attuare il più ampio decentramento, oltre ad adattare la legislazione all’esigenze dell’autonomia e del decentramento! A fronte di questo principio notiamo che la corte costituzionale invece applica l’esatto contrario! Cioè tutte le leggi che vanno nel senso dell’autonomia e del decentramento vengono sistematicamente bocciate!

Da questo capiamo che l’autonomia rimane solamente un principio scritto, ma non è permesso attuarlo, ma il contrario di autonomia cos’è? Sottomissione e sudditanza! Andate a vedere un vocabolario (anche on line) se non ci credete! C’è chi dice che questa è la costituzione più bella del mondo, ma di cosa stiamo parlando se non viene minimamente attuata?

Abbiamo capito anche che siamo sudditi e sottomessi perché l’autonomia non ce l’abbiamo! Ci siamo resi contro anche che sulla costituzione c’è scritta una cosa e che la corte costituzionale ne decreta un’altra! Ignorata perfino la consultazione popolare del 2017 con la quale il popolo veneto con una grande partecipazione e una percentuale bulgara di “SI” aveva chiesto a gran voce l’autonomia. Da questo abbiamo capito che il diritto all’autodeterminazione dei popoli, come previsto dalla carta dei diritti umani e come ratificato dall’italia, è anch’esso totalmente ignorato!

Com’è possibile tutto questo schifo? È possibile che i membri della corte siano così corrotti e marci da piegare le leggi alla propria volontà anziché in linea col dettato costituzionale? È possibile che rispondano a poteri diversi da quello popolare che non vogliono l’applicazione della costituzione? La risposta è ovvia, ma cosa possiamo fare per cercare di cambiare questo andazzo? Non votare non serve assolutamente a nulla, se non a conservare l’ordine prestabilito, anche votare le attuali forze presenti nel parlamento non serve a nulla, oltre ad evitare tutta la feccia centralista, proviamo con un partito indipendentista!

Francesco Falezza

Iscriviti alla mailing list: https://groups.google.com/d/forum/mailingfalezza

 

Mag 29

Si stanno avvicinando le elezioni europee, a quanto pare, l’astensione la farà da padrona, unico problema è che l’astensione non serve a nulla. Sia che non ci si rechi alle urne oppure si riconsegni la scheda o altre azioni simili, il risultato è sempre lo stesso: i soliti vanno al potere e chi si oppone non raggiunge il quorum, questo è il piano di chi mette in giro gli slogan accattivanti per invitare al non-voto gli oppositori all’attuale andazzo politico.

Qualcuno penserà che ci sono destra, sinistra e centro contrapposti, ma se fate un’analisi attenta sui provvedimenti della sinistra (al governo fin all’altro ieri con il governo giallo-rosso), poi quelli dell’ammucchiata o meglio inciucio del governo Draghi e in fine quello del governo Meloni, le differenze sui grandi temi europei (immigrazione e guerre) non ci sono, o meglio sono pacifisti quando sono all’opposizione e diventano guerrafondai appena raggiungono il potere, vogliono il controllo dell’immigrazione quando sono all’opposizione e poi frontiere aperte come vanno al potere. Questo al di là di quello che dicono perché tutti sono per la pace e poi nessuno che si oppone efficacemente all’invio di armi a destra e a manca o che avvia canali diplomatici per fermare le guerre.

È chiaro che le elezioni europee sono fatte in modo che, tra gabelle, firme e sbarramenti nessun vero oppositore riesca ad avere una rappresentanza nel parlamento, ma visto che abbiamo questa opportunità di votare, un tentativo è meglio provare a farlo, assodato e provato che astenersi non serve a nulla se non a confermare le forze già presenti nei parlamenti europeo e italiano, proviamo a fare qualcosa che possa risultare efficace al fine di riuscire ad avere qualche voce al di fuori dal coro nelle stanze del potere?

Proviamo a mandare un segnale, se saremo in tanti forse qualche risultato lo avremo. Evitando le liste presenti nel parlamento la scelta si restringe di molto, alla fine le liste che hanno preso le distanze da queste, nella circoscrizione nord est, sono solo due “LIBERTÀ” e “PACE, TERRA, DIGNITÀ”. Proviamoci, nel peggiore dei casi sarà come essersi astenuti, però almeno ci abbiamo provato.

 

Francesco Falezza

 

 

Pagina 1 di 10